Sarà che è in autunno - la mia stagione preferita - sarà per quel significato un po' misterioso e ancestrale che porta con sè, quel che è certo è che aspetto sempre con ansia questo momento.
A differenza di quello che credono tutti, Halloween ha origini europee. E' stato poi esportato dagli irlandesi in America dove è diventata la classica e tristemente nota "americanata" che conosciamo tutti.
Le origini
Il capodanno celtico - Samhain - veniva proprio festeggiato nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre. In questa data si concludeva l'estate ed iniziava l'inverno; i colori di questa festa erano l'arancione (il colore della mietitura) e il nero (a simboleggiare le tenebre dell'inverno), binomio che ricorre tuttora.
I Romani adottarono questa festa e la adattarono alla propria cultura. Non è un caso infatti che la festa di Ognissanti e la Festa dei Defunti si celebrino proprio l'1 e il 2 novembre. Il nome stesso Halloween potrebbe essere una contrazione di "All Hallows eve", letteralmente "festa o vigilia di tutti i santi".
Infatti, secondo la tradizione celtica durante la notte di Halloween il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si annullava e gli spiriti dei defunti andavano a cercare un corpo da possedere. Per scongiurare questo pericolo, i Celti cercavano di rendere le proprie case inospitali e fredde e si mascheravano da mostri o esseri malvagi.
I Romani adottarono questa festa e la adattarono alla propria cultura. Non è un caso infatti che la festa di Ognissanti e la Festa dei Defunti si celebrino proprio l'1 e il 2 novembre. Il nome stesso Halloween potrebbe essere una contrazione di "All Hallows eve", letteralmente "festa o vigilia di tutti i santi".
Infatti, secondo la tradizione celtica durante la notte di Halloween il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si annullava e gli spiriti dei defunti andavano a cercare un corpo da possedere. Per scongiurare questo pericolo, i Celti cercavano di rendere le proprie case inospitali e fredde e si mascheravano da mostri o esseri malvagi.
Il fuoco nelle case veniva poi riacceso prendendo la fiamma da un grande fuoco acceso per tutta la comunità nella notte del 31 ottobre.
Questa festa è nota e ancora viva in molti comuni italiani, dove si praticano riti legati alla vita rurale e dove ancora si raccontano storie di spiriti e fantasmi proprio in questo periodo dell'anno.
Adoro il velo di mistero che aleggia su questa festa... E soprattutto mi piace pensare che un tempo l'uomo festeggiava seguendo i ritmi della natura. Provo una fitta di nostalgia nel sapere che siamo proprio noi i discendenti di quegli stessi uomini, ma che non potremmo essere più lontani da loro.
Ora il nostro rapporto con la Terra è sempre più mediato, ma a volte basta una breve passeggiata per sentire quello che l'ambiente ci comunica. Siamo avvolti in una leggera nebbia, l'umidità si posa sulla pelle, il cielo si fa grigio e piatto, le foglie gialle e rosse sono un tappeto umido che attutisce il suono dei nostri passi. E ogni giorno si fa sempre più buio... Stiamo proprio per essere abbracciati dal freddo inverno...
Io per l'occasione ho decorato la mia cameretta, ma conto di far di meglio il prossimo anno! :)
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