sabato 7 agosto 2010

ALTRO CHE AVATAR... QUESTA E' REALTA'

ARTICOLO INVIATOCI DAL "GITANO"

Girando per vari negozi di mobilieri sia grandi catene che piccoli negozi
noto con mio sommo dispiacere e disappunto che sempre piu spesso vengono proposti anche da negozi economici come ITALIARREDO, MONDOCONVENIENZA, SEMERARO ecc.
mobili cosidetti "ETNICI" prodotti in legni esotici cioè provenienti dalle foreste vergini e pluviali dell'africa, dell'indonesia, dall'amazzonia...veri polmoni della terra
Questi legni sono bellissimi e costano anche meno di un mobile equivalente prodotto con legname europeo. MA A CHE PREZZO??
Ieri ad esempio sono andato a semeraro a comprare il tavolo e le sedie e notavo come molti tavoli e sedie proposti erano in teak, acacia e via dicendo
(per la cronaca il tavolo e le sedie io le ho prese fatte con legno di faggio italiano)
Il legno potrebbe rappresentare il materiale ecologico per eccellenza. Rispetto ad altri materiali come il PVC, il legno non inquina, è in grado di ricrescere, può essere ricavato ecologicamente, può durare molto a lungo, è biodegradabile e può essere reimmesso nel ciclo naturale, al termine del suo utilizzo". L'Italia è il primo paese esportatore di mobili, e importa l'80 % del legno che impiega. I consumatori hanno un grande potere: invertire le distorsioni del mercato, e rifiutare il legno di provenienza illegale o distruttiva. Il primo suggerimento è la certificazione: il Forest Stewardship Council (FSC) rappresenta oggi il migliore standard di certificazione forestale. Purtroppo non sempre è possibile trovare legno certificato: per questo Greenpeace ha approntato una guida che spiega al consumatore, specie per specie, da dove proviene il legno, quali sono le minacce per le foreste. Un semplice semaforo (verde, rosso o giallo) indica vantaggi e pericoli delle specie più diffuse sul mercato italiano: per esempio, luce verde all'abete, al faggio, al noce, alla betulla e al castagno di provenienza europea (in europa per ogni albero tagliato se ne piantano degli altri piu' giovani per rimpiazzare quelli abbattuti... non è un caso che in scandinavia in 50 anni le aeree coperte da boschi siano aumentate del 30% rispetto al 1960) , così come al ciliegio americano, un giallo per la quercia (bisogna assicurarsi che non venga dai tagli illegali dell'est europeo) e semaforo rosso tutti i legni esotici che provengono con tutta probabilità da taglio distruttivo e scellerato come ad esempio Teak, mogano, ebano,palissandro,wenge, djousse ecc. ecc.
In indonesia ad esempio una volta distrutte queste foreste tropicali viene bruciato il sottobosco e vengono piantate delle fottute palme per fare i saponi della DOVE..
Io so soltanto che come consumatore non comprero' mai e poi mai nessun legno esotico... per quanto bello che sia e usero' in casa mia solo ed esclusivamente carta riciclata.

guida al legno di greenpeace:

http://www.greenpeace.it/guidalegno/scheda_legno.php

ecco un paio di video:

NON COMPRARE SAPONI DELLA DOVE-SPOT DI GREENPEACE ITALIA



ll film "Green", è invece un documentario di 48 min ambientato nella foresta pluviale indonesiana, che tratta della deforestazione e dell'estinzione degli orangutan.
Si tratta di un film muto (senza narrazione), che si rivolge sia al indonesiani e ai consumatori di legno / carta / olio di palma in tutto il mondo.

Questo importante documentario è stato girato nella foresta pluviale indonesiana che sta rapidamente scomparendo e nonostante il film non sia narrato, il suo messaggio è chiaro e terrificante. La casa degli Orangutan e molte altre specie di fauna selvatica in Indonesia viene decimata a un ritmo allarmante in base alle esigenze dei consumatori europei

Il film MOSTRA la pratica diffusa del 'taglia e brucia' cancellando la lussureggiante foresta pluviale per far posto a vastissime piantagioni di olio di palma che serviranno per creare cosmetici, e, sempre più, di biocarburanti. Questa scellerata pratica di disbostamento ha visto spostare l'Indonesia al terzo posto dietro Stati Uniti e Cina per quanto riguarda le emissioni di co2 a causa della scoperta del terreno di torba che è rimasto, indisturbato, sotto la foresta tropicale per secoli e che è ricchissimo di co2.

Il documentario segue le sorti di un Orangutan femmina che è stato catturato e portato in una casa perché la sua foresta è stata decimata. Lei è uno dei fortunati - la maggior parte vengono macellati senza pietà quando vengono scoperti dai tagliaboschi. Il suo destino, però, non è felice, il suo trauma per mano dell'uomo è troppo grande.
Il tuo cuore si spezzerà con pietà clamorosa, ma è ancora più deludente sapere che lei è solo una delle centinaia di orangutan che ogni settimana subirà una sorte analoga.

Assicuratevi che tutti quelli che conosci guardino questo documentario. Lo dobbiamo ai nostri amici, lo dobbiamo alla dolce Orangutan, lo dobbiamo al nostro pianeta, e lo dobbiamo a noi stessi in modo che possiamo imparare da esso.
ALTRO CHE AVATAR....QUELLO ERA UN FILM MA QUESTA E' REALTA'
il film si guarda da qua:

http://www.greenthefilm.com/


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2 commenti:

  1. Complimenti un articolo davvero interessante e che merita la massima attenzione.

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  2. Gitano che bell'articolo! Molto interessante, ma soprattutto molto preoccupante...
    Quando mi troverò a comprare casa, ricorderò di certo quanto scritto. Per quanto riguarda la cosmesi, come si sa io sono già da tempo convertita al mondo naturale ;)
    Benvengano gli articoli così interessanti: troveranno sicuramente uno spazio nel nostro blog. Per ora questo si aggiudica uno spazio nella pagina "Naturopatia".

    RispondiElimina

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