Segnalo un forum nato da poco (giugno 2011) che si chiama "Compro & Spignatto" e si trova a questo indirizzo:
comproespignatto.mondoweb.net
E' un sito molto utile e funzionale il cui scopo è quello di radunare persone che spignattano o che comunque hanno bisogno di ingredienti cosmetici e vogliono evitare le spese di spedizione. Vengono organizzati quindi ordini collettivi, ma è doveroso rispettare le regole affinchè tutto fili liscio per ogni utente.
Se siete anche solo dei piccoli spignattatori, dateci un'occhiata!
venerdì 30 dicembre 2011
lunedì 26 dicembre 2011
Scrub & Burro corpo 2-in-1
Ecco uno spignatto davvero base ma di grande effetto: uno scrub che però funge anche da burro emolliente post doccia. Si sa, two is megl che one!
Vediamo come l'ho realizzato...
La preparazione è esattamente come quella di un burro montato, ho quindi seguito questa ricetta. Infatti, come potete notare, contiene burri e oli ciascuno al 50% circa del totale.
Tutti gli ingredienti non grassi, ossia colorazione e profumazione, ingredienti scrubbanti, il tocoferolo e l'amido, sono stati aggiunti alla fine, quando il burro era già quasi del tutto montato.
Lo utilizzo sotto la doccia, dopo essermi lavata con il bagnoschiuma. Prelevo una noce di burro e faccio dei massaggi circolari come con un qualsiasi altro scrub. Il tocco in più è dato appunto dalla composizione del tutto grassa! Infatti, dopo lo scrub, mi sciacquo solo con un getto d'acqua e tolgo i residui di semini e di burro in eccesso, ma non mi rilavo. Mi asciugo e il gioco è fatto! Sulla pelle rimane uno strato di burro che agisce come una crema e lascia la pelle morbida e nutrita per ore.
Va da sè che si possono fare tutte le sostituzioni del caso.
L'importante è lasciare una proporzione del 50%-50% di oli e burri e di aggiungere una sostanza scrubbante. Io ho usato di proposito due ingredienti leviganti: uno più grosso e ruvido come i semini di fragola e l'altro più fine e che agisce più in profondità, ovvero il bicarbonato.
Ovviamente più oli e burri sono contenuti, più proprietà avrà il composto, ma anche uno scrub-burro di soli burro di karitè e olio di riso farà il suo sporco lavoro! :)
Inoltre, fate sempre attenzione agli oli che usate: alcuni sono infatti comedogeni e non sono indicati per pelli grasse e che tendono a riempirsi di brufoli e punti neri.
Il tocoferolo va aggiunto se possibile, perchè evita l'irrancidimento del composto, mentre un amido (uno qualsiasi, anche di riso o una farina) è indispensabile ad "asciugare" un pochino il burro, soprattutto se si pensa che lo vogliamo tenere sulla pelle per tante ore. Nutrita sì, ma non unta come un fish&chips!
Come sempre, attenzione agli oli essenziali fotosensibilizzanti che mettete all'interno: potete usare quelli di agrumi se non pensate di esporvi al sole, altrimenti ripiegate su qualche altra profumazione che non macchi la pelle.
Et voilat!
Vediamo come l'ho realizzato...
INGREDIENTI
81,2 g burro di karitè
19,2 g burro di cacao (deodorizzato e decolorato)
27,2 g olio di cocco
25 g olio di mandorle dolci
23 g olio di riso
16 g olio di prugna
8,8 g macerato oleoso di vaniglia di AZ
1 cucchiaio di semini di fragola
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 goccia di tocoferolo
18 gocce di estratto aromatico di fragola
12 gocce di olio essenziale di limone
1 pizzico di ocra rosso di AZ
1 cucchiaio di amido di mais
81,2 g burro di karitè
19,2 g burro di cacao (deodorizzato e decolorato)
27,2 g olio di cocco
25 g olio di mandorle dolci
23 g olio di riso
16 g olio di prugna
8,8 g macerato oleoso di vaniglia di AZ
1 cucchiaio di semini di fragola
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 goccia di tocoferolo
18 gocce di estratto aromatico di fragola
12 gocce di olio essenziale di limone
1 pizzico di ocra rosso di AZ
1 cucchiaio di amido di mais
La preparazione è esattamente come quella di un burro montato, ho quindi seguito questa ricetta. Infatti, come potete notare, contiene burri e oli ciascuno al 50% circa del totale.
Tutti gli ingredienti non grassi, ossia colorazione e profumazione, ingredienti scrubbanti, il tocoferolo e l'amido, sono stati aggiunti alla fine, quando il burro era già quasi del tutto montato.
Lo utilizzo sotto la doccia, dopo essermi lavata con il bagnoschiuma. Prelevo una noce di burro e faccio dei massaggi circolari come con un qualsiasi altro scrub. Il tocco in più è dato appunto dalla composizione del tutto grassa! Infatti, dopo lo scrub, mi sciacquo solo con un getto d'acqua e tolgo i residui di semini e di burro in eccesso, ma non mi rilavo. Mi asciugo e il gioco è fatto! Sulla pelle rimane uno strato di burro che agisce come una crema e lascia la pelle morbida e nutrita per ore.
Va da sè che si possono fare tutte le sostituzioni del caso.
L'importante è lasciare una proporzione del 50%-50% di oli e burri e di aggiungere una sostanza scrubbante. Io ho usato di proposito due ingredienti leviganti: uno più grosso e ruvido come i semini di fragola e l'altro più fine e che agisce più in profondità, ovvero il bicarbonato.
Ovviamente più oli e burri sono contenuti, più proprietà avrà il composto, ma anche uno scrub-burro di soli burro di karitè e olio di riso farà il suo sporco lavoro! :)
Inoltre, fate sempre attenzione agli oli che usate: alcuni sono infatti comedogeni e non sono indicati per pelli grasse e che tendono a riempirsi di brufoli e punti neri.
Il tocoferolo va aggiunto se possibile, perchè evita l'irrancidimento del composto, mentre un amido (uno qualsiasi, anche di riso o una farina) è indispensabile ad "asciugare" un pochino il burro, soprattutto se si pensa che lo vogliamo tenere sulla pelle per tante ore. Nutrita sì, ma non unta come un fish&chips!
Come sempre, attenzione agli oli essenziali fotosensibilizzanti che mettete all'interno: potete usare quelli di agrumi se non pensate di esporvi al sole, altrimenti ripiegate su qualche altra profumazione che non macchi la pelle.
Et voilat!
Etichette:
bagno,
creatività,
cura corpo,
ricetta,
scrub
giovedì 15 dicembre 2011
Borsa porta gomitoli
Sto cercando di impratichirmi con la mia fantastica macchina da cucire Singer...
Piccola digressione: consiglio questa macchina (Singer 8280) a tutti i principianti come me perchè a parer mio ha un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Quando l'ho comprata la scena è stata imbarazzante, la venditrice-sarta-navigata-sessantenne-brianzola mi guarda con un misto di pietà e disprezzo, sbuffa (della serie "oh, 'ma sem mai cunscià! Chi giüin chi a gh'an propi nient in dal cô"*) e mi preannuncia che non sarei andata lontano con questa macchina, mi sconsiglia vivamente di usarla tutti i giorni e praticamente mi fa promettere di non cucire mai il jeans, bestia infernale, perlamordiddio! Del tutto impassibile di fronte a tali presagi di sventura, compro la macchina e mi allontano da quell'uccellaccio del malaugurio.
Ora, è pur vero che non la uso certo tutti i giorni (ma non era nemmeno questa la mia intenzione), ma la creazione che vi mostro adesso dimostra che non è assolutamente una macchina da cucire fatta di pasta frolla!
Ho gomitoli che mi rotolano in giro per la casa e mi serviva una borsa che potesse contenerli, ma soprattutto che non si bucasse con gli aghi da maglia. Ho quindi creato una borsa che tra la stoffa interna e quella esterna contenesse uno strato di filtro per cappe (non so se sia italiano o dialetto, ma in famiglia lo chiamiamo "mangiafumo"), di modo da renderla più resistente, più paffuta e consistente e più morbida.
La spiegazione l'ho trovata in un sito bellissimo americano (credo) e la trovate qui. Non ho resistito, la borsa era troppo bella e troppo facile e mi sono subito messa all'opera... Non sto a tradurre perchè secondo me le foto sono tantissime e chiarissime.
Ovviamente la sua è bellissima e la mia orribile, se non altro per l'accostamento di colori. Da notare che il jeans che ho usato l'ho ricavato da un mio vecchio pantalone, lo stesso dicasi per la taschina interna. L'ho utilizzato per il fondo perchè è particolarmente resistente, mentre ho usato un cotone bianco per l'interno perchè così saltano all'occhio più in fretta gli oggetti piccoli che la borsa contiene (ad esempio gli aghi e gli uncinetti).
Nonostante qualche cucitura un po' storta, sono molto fiera della mia borsa porta gomitoli e devo dire che assolve perfettamente alla funzione per cui l'avevo pensata!
Si accettano volentieri complimenti e lodi di ogni sorta! :D
* "Oh come siamo messi male! Questi giovani non hanno proprio sale in zucca!"
Piccola digressione: consiglio questa macchina (Singer 8280) a tutti i principianti come me perchè a parer mio ha un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Quando l'ho comprata la scena è stata imbarazzante, la venditrice-sarta-navigata-sessantenne-brianzola mi guarda con un misto di pietà e disprezzo, sbuffa (della serie "oh, 'ma sem mai cunscià! Chi giüin chi a gh'an propi nient in dal cô"*) e mi preannuncia che non sarei andata lontano con questa macchina, mi sconsiglia vivamente di usarla tutti i giorni e praticamente mi fa promettere di non cucire mai il jeans, bestia infernale, perlamordiddio! Del tutto impassibile di fronte a tali presagi di sventura, compro la macchina e mi allontano da quell'uccellaccio del malaugurio.
Ora, è pur vero che non la uso certo tutti i giorni (ma non era nemmeno questa la mia intenzione), ma la creazione che vi mostro adesso dimostra che non è assolutamente una macchina da cucire fatta di pasta frolla!
Ho gomitoli che mi rotolano in giro per la casa e mi serviva una borsa che potesse contenerli, ma soprattutto che non si bucasse con gli aghi da maglia. Ho quindi creato una borsa che tra la stoffa interna e quella esterna contenesse uno strato di filtro per cappe (non so se sia italiano o dialetto, ma in famiglia lo chiamiamo "mangiafumo"), di modo da renderla più resistente, più paffuta e consistente e più morbida.
La spiegazione l'ho trovata in un sito bellissimo americano (credo) e la trovate qui. Non ho resistito, la borsa era troppo bella e troppo facile e mi sono subito messa all'opera... Non sto a tradurre perchè secondo me le foto sono tantissime e chiarissime.
Ovviamente la sua è bellissima e la mia orribile, se non altro per l'accostamento di colori. Da notare che il jeans che ho usato l'ho ricavato da un mio vecchio pantalone, lo stesso dicasi per la taschina interna. L'ho utilizzato per il fondo perchè è particolarmente resistente, mentre ho usato un cotone bianco per l'interno perchè così saltano all'occhio più in fretta gli oggetti piccoli che la borsa contiene (ad esempio gli aghi e gli uncinetti).
Nonostante qualche cucitura un po' storta, sono molto fiera della mia borsa porta gomitoli e devo dire che assolve perfettamente alla funzione per cui l'avevo pensata!
Si accettano volentieri complimenti e lodi di ogni sorta! :D
* "Oh come siamo messi male! Questi giovani non hanno proprio sale in zucca!"
Iscriviti a:
Post (Atom)