Non solo uccelli ma anche migliaia di pesci sono stati trovati morti in varie parti del mondo, Italia compresa. Ma cosa succede?
1 Gennaio 2011. Gli abitanti di Beebe, un paese in Arkansas al loro risveglio fanno una tragica scoperta. Migliaia di uccelli morti ricoprono strade, giardini e campi. Un testimone racconta di averli visti durante la notte caderne uno a uno fino a formare quasi una pioggia di piccoli cadaveri. A 200 Km di distanza intanto, lungo le sponde del fiume Arkansas vengono trovati morti quasi 100.000 pesci.
Ma cosa è successo veramente?
Dalle autopsie degli uccelli è risultato che questi sono morti a causa di coaguli nel sangue dovuti a ferite interne. Alcune ipotesi fanno pensare che i forti botti dei fuochi artificiali di capodanno abbiano spaventato gli uccelli tanto da farli volare all'impazzata a bassa quota, causandone lo scontro con alberi e edifici ma questo però non spiega perchè i primi ritrovamenti, risalgono alle ore 23.30, quando i botti ancora non si erano uditi. Ma i pesci? Per i pesci è stata avanzata l'ipotesi di una malattia visto che gli esemplari morti erano tutti della stessa specie.
Nel frattempo lunedì 3 Gennaio altri 500 uccelli sono stati ritrovati morti a poche centinaia di Km sempre da Beebe ed anche lì vengono rilevati coaguli nel sangue dovuti a forti traumi.
4 Gennaio 2010. In Svezia nei dintorni di Falkoping vengono trovati un centinaio di uccelli con consistenti contusioni interne. La stampa ipotizza che i volatili siano stati tutti travolti da un camion in marcia ma molti non presentano ferite compatibili con questa ipotesi.
5 Gennaio, 2 Milioni di pesci vengono trovati morti nella baia di Chesapeake in Usa. Scartata l'ipotesi di malattia, i biologi sostengono che la causa sia dovuta all'abbassamento delle temperature dell'acqua infatti questa era scesa a soli 2c°.
Intanto decine di segnalazioni simili arrivano contemporaneamente da altre parti del mondo; dal Brasile, dalla Nuova Zelanda e dal Cile.
Semplici coincidenze o c'è dell'altro?
Anche in Italia abbiamo avuto casi analoghi.
A Faenza (Ravenna) il 2 gennaio sono state trovate un migliaio di tortore morte. Dopo i primi esami sembra che le morti siano state provocate da un'indigestione dovuta a dei semi di girasole scartati da alcuni stabilimenti ma, al WWF, non ne sono convinti visto che le tortore non sono soggette a questo tipo di problemi perchè grazie all'uso di sassolini sono abituati a sminuzzare il cibo appunto per evitare complicazioni nella fase digestiva. Nei giorni seguenti è stato trovato un virus tipico dei colombiformi ma solo ulteriori esami potranno dire se è questa la vera causa del problema.
E non finisce qui. Anche a Caserta sono stati trovati centinaia di volatili a terra. Qui le cause possono essere dovute invece ad un'infezione da salmonella.
Le teorie
In attesa di riscontri scientifici, su internet sono circolate le teorie più suggestive, come ad esempio ipotesi di esperimenti nucleari o lo spostamento del polo magnetico del pianeta Terra.
La storia però sembra smontare tutte queste ipotesi e indica la causa di questi fenomeni negli eventi metereologici.
Il 14 Marzo 1904 1 milione e mezzo di uccelli morirono nel Minnesota (Usa). Le indagini rivelarono che le uccisioni furono dovute a delle lesioni interne provocate da traumi e guarda caso nella notte era avvenuta una forte nevicata. Disorientati dalla forte tempesta i volatili si diressero verso le luci della città, andando a schiantarsi contro gli edifici o cadendo stremati e senza forze.
Solo negli Usa ogni anno muoiono 5 miliardi di uccelli e molti di essi si concentarno in determinati periodi di tempo.
Tempeste, freddo e a volte anche inquinamento sono le cause principali di questi fenomeni. Dunque niente teorie sugli alieni o sullo spostamento dell'asse terrestre, nulla che non sia già successo negli anni passati e che probabilmente continuerà ad accadere.
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