- Caratteristiche dichiarate dal costruttore Dimensioni [l*h*s][mm] 124 × 96 × 74,5 Peso [g] 500 Design Reflex Tipo sensore Cmos da 23,1 x 15,4 mm Tipo batteria Litio Risoluzione massima [pixel] 4.608 x 3.072 Risoluzione reale [megapixel] 14,2 Altre risoluzioni [pixel] 3.456 × 2.304,2.304 × 1.536 Connessione video A/v Video Si Risoluzione video [pixel] 1920 x 1080 Connessione pc Usb Mirino Si Stabilizzatore di immagine Si Compensazione esposizione Da -5 a +5 ev in incrementi di 1/3 ev
-Le Pagelle
ESTETICAvoto 8 Macchina riuscita, look tradizionale e piacevole.
COSTRUZIONEvoto 8 Nonostante la scocca sia in policarbonato, la macchina è solida e ben rifinita. Novità utili nei comandi, limitata invece la definizione del monitor.
VERSATILITA'voto 8 Foto e video fullHD con autofocus, per princianti ed esperti, scatto in RAW, D-Lighting raffica e molto altro. Manca però inspiegabilmente la funzione di bracketing.
PRESTAZIONIvoto 8 Resa degli scatti molto buona in praticamente tutte le situazioni, discreta anche alle bassi luci, autofocus rapido. Buona resa dei video in manuale, da migliorare invece per velocità e rumorosità il nuovo modo AF-F.
RAPPORTO QUALITA'\PREZZOvoto 9 Conveniente, una piccola "grande" ad un prezzo di listino non esagerato
VOTO 8
-Pro: °Costruzione ed ergonomia °Semplice da usare °Prezzo
-Contro °Af continuo in video migliorabile °Definizione LCD non al top °Manca bracketing
Fonte: Tutto digitale
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-Caratteristiche dichiarate dal costruttore Risoluzione: 6,3 Megapixel Stabilizzatore ottico d'immagine: Senza stabilizzatore d'immagine Peso: 780 g Tipo: Reflex digitali Tipo di mirino: Mirino pentaprisma SLR Dimensione display: 1,8 pollici Tipo di memoria: CompactFlash Flash: Flash a scomparsa Tipo di sensore ottico: CMOS Funzione video: Senza funzione video Sensibilità ottica: ISO 100 , ISO 1000 , ISO 200 , ISO 400 , ISO 800 Formato immagine: RAW , JPEG Filtro occhi rossi: Presente Larghezza: 15 cm Profondita': 7,5 cm Altezza: 10,7 cm
-Le pagelle
ESTETICAvoto 8 Classico stile da "semipro" Canon. Moderno e ben riuscito.
COSTRUZIONEvoto 9 Nonostante l'esterno del corpo sia realizzato in alluminio e policarbonato e non in magnesio come auspicabile, la macchina è molto solida. Bello lo schermo ruotabile, definito e luminoso. Sul piano funzionale non manca nulla.
VERSATILITA'voto 9 Foto a 18 MP, video in fullHD, modi crativi di ritocco in camera, peccato per la mancanza dell'autofocus in video.
PRESTAZIONIvoto 9 Af rapido e sistema di misurazione preciso per scatti definiti e poco rumorosi anche in condizioni difficili. Ottimo anche il modo video. Unico difetto i repentini cambi di esposione nella modalità ripresa.
RAPPORTO QUALITA'\PREZZO voto 8 Prezzo interessante per una macchina dalle ottime prestazioni
-Pro °Schermo orientabile °Sensibilità
-Contro °Repentini cambi di esposizione in modalità video
In definitiva la Canon fa ancora centro grazie alla EOS D60, una macchina di "mezzo ma non troppo", praticamente quasi priva di difetti ad un prezzo interessante. Adatta per chi vuole fare "un passo in più". Nel video potete trovare illustrate tutte le novità principali della macchina.
Fonte: Tutto digitale
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Fotocamera SLT Sony Alpha SLT-55 -Prezzo: 800 Euro solo corpo, 900 Euro con kit 18-55mm -Caratteristiche dichiarate dal costruttore •16.2MP (effective) APS HD CMOS sensor •Fixed, pellicle-type semi-translucent mirror •Maximum ISO 12,800 (with a quasi-ISO 25,600 'Multi-frame NR' option) •15-point phase-detection AF array with 3 cross-type AF points •Electronic viewfinder with 1.15 million dot resolution •Built-in GPS •Electronic level in EVF/LCD with pitch/roll indicator •Dual-purpose Memory Stick/SD card slot •10fps continuous shooting rate •1080p AVCHD movie mode with continuous AF •Articulated 3in 'TruBlack' LCD with 912k dots •socket for external microphone •2x magnification mode in live view •Face-detection AF (focus via nearest phase-detection AF point)
-Le pagelle
ESTETICAvoto 8 Nulla di nuovo e differente rispetto alle tradizionali Reflex.
COSTRUZIONEvoto 8 Il corpo macchina anche se leggero è apparentemente robusto. Bello il display LCD sanche se troppo incline a sporcarsi.
VERSATILITA'voto 9 Una macchina che offre tutto ciò a cui serve ad un fotografo amatoriale con in più alcune funzioni davvero innovative come l'HDR automatico.
PRESTAZIONIvoto 8 Qualità elevata in fase di scatto, focalizzazione ed esposizione. Ottima pulizia fino ad 800 ISO e buona resa video grazie al sistema di messa a fuoco continua.
RAPPORTO QUALITA'\PREZZOvoto 8 Il prezzo è allineato alla novità del prodotto e alla resa
VOTO: 8
-Pro °Rapidità di scatto °Molteplici funzioni
-Contro °Tempi di elaborazione nelle raffiche °Menù non sempre intuitivo
-DSRL? DSLT! SLT è la sigla delle fotocamere ad ottica intercambiabile appena lanciate da Sony, le prime di una nuova categoria a metà strada tra le D-SLR tradizionali e le ibride. Come nelle D-SLR, le D-SLT adottano uno specchio interposto tra obbiettivo e sensore. Lo specchio però in questi modelli è fisso e traslucido, quindi non si deve sollevare al momento dello scatto poichè è in grado di lasciare passare il 70% della luce verso il sensore e di riflettere il restante 30% verso il sistema autofocus e riconoscimento di fase. Questo significa che, come nelle ibride, la macchina non può essere dotata di mirino ottico ed il funzionamento sarà un costante Live View sia attraverso un display, sia attraverso un mirino elettronico. Ciò significa che non è nemmeno necessario avere un pentaprisma o un pentaspecchio con un vantaggio in termini di dimensione e peso. Rispetto alle DSLR la più importante funzionalità permessa dal sistema a specchio traslucido è quello di abilitare l'uso continuativo del sistema AF a fase. Infatti usando lo specchio traslucido il sistema SLT può rifocalizzare usando il sensore AFcontinuamente, in tutte le condizioni ( durante la ripresa, la video registrazione ed anche lo scatto continuo), cosa impossibile per le DSLR. Altro vantaggio è legato alla maggiore velocità in fase di scatto, infatti la mancata operazione meccanica di sollevamento dello specchio riduce sostanzialmente i tempi.
Fonte: Tutto digitale
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-Caratteristiche dichiarate dal costruttore: Dimensioni [l*h*s][mm] 114,2 x 77,0 x 44,8 Peso [g] 310 Design Compatta Tipo sensore Ccd rgb da 1/1,7 pollici Tipo batteria Litio Megapixel 10,1 Risoluzione massima [pixel] 3648x2736 Connessione video A/v Video Si Risoluzione video [pixel] 1280 x 720 Connessione pc Usb Mirino Si Apertura F2.8-f5.6 Stabilizzatore di immagine Si Compensazione esposizione +/- 2 ev a passi 1/3 passi
-Le Pagelle
ESTETICAvoto 8 Si fa apprezzare soprattutto per l'idea di solidità
COSTRUZIONEvoto 9 Buona costruzione tranne in qualche lieve dettaglio che poteva essere rifinito meglio
VERSATILITA'voto 9 Grande versabilità in fase di comando e regolazioni manuali, zoom esteso e monitor ampio
PRESTAZIONIvoto 9 Ai vertici nella categoria
RAPPORTO QUALITA'\PREZZOvoto 9 Costosa rispetto alla media della categoria ma non giudicabile con gli stessi parametri viste le possibili regolazioni di cui la macchina è disponibile
VOTO 8,5
-Pro
°Costruzione
°Regolazioni manuali
°Zoom esteso
°Mirino ottico e zoom da 3"
°Prestazioni
-Contro
°Ingombro
°Costo
°Zoom di resa poco omogeneo
-Per fotografi "veri" Compatta fuori categoria inanzitutto per il costo, paragonabile a una reflex entry level, ma anche per l'ingombro,il peso e per la possibilità di regolazione. Inoltre dispone di uno zoom ottico più versatile e luminoso delle altre compatte sul mercato. In altre parole questa macchina non è studiata per tutti ma solo per il fotografo che non bada a spese per avere la possibilità di gestire l'immagine in modo manuale, anche quando non è in giro con un corredo Reflex. Massime prestazioni e versatilità con il minimo peso e ingombro, se anche i prezzi fossero più nella direzione del minimo piuttosto che del massimo...
Fonte: Tutto digitale
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Recensione: Dopo 15 anni dalla sua comparsa su Super Nintendo oggi Donkey Kong ritorna sulle consolle Wii e lo fa con grande stile. Grazie al suo consolidato ma pur sempre moderno gameplay, Donkey Kong Return riesce a farci divertire come non mai, il tutto condito con idee veramente spassose e una miriade di segreti disseminati per tutti i livelli di gioco. Con un comparto grafico davvero ben fatto e un sonoro che ricalca le vecchie melodie già care ai fan della serie, DK country returns si candida insieme a Mario Galaxy ad essere uno dei giochi più belli mai realizzati per la consolle Wii. Unica pecca è l'alto livello di difficoltà che potrebbe dare non poco filo da torcere ai giocatori meno esperti. Meno male che i programmatori hanno pensato di inserire una super guida per aiutare a superare le sessioni più impegnative, super guida sconsigliata invece a chi come me ama la sfida.
Consigliato: Da avere assolutamente
Segreti : Iniziate a giocare una partita con le batterie del vostro Wii Remote quasi scariche: così facendo comparirà Cranky che, dopo avervi invitato a cambiare le batterie, vi aiuterà regalandovi una vita extra.
INGREDIENTI 50% bicarbonato di sodio 25% acido citrico anidro 25% amido (mais o riso) in polvere colorante olio essenziale
1) Pesate l'amido e riponetelo in un recipiente. Aggiungete del colorante alimentare liquido, senza esagerare con la dose e mischiate finchè tutto l'amido diventi di un colore uniforme. In alternativa potete anche usare dei coloranti in polvere, ma in questo caso è meglio pre-scioglierli in qualche goccia d'acqua e poi aggiungerli all'amido. Se volete fare delle bombette profumate, è questo il momento per aggiungere uno o più oli essenziali. (Per 80 gr di preparato io ho utilizzato 30 gtt di oli essenziali). Mischiate accuratamente. LITTLE TIP: è un'ottima strategia colorare e profumare l'amido e poi lasciarlo asciugare per qualche ora. In questo modo la piccola parte di acqua contenuta nell'amido non farà reazione nel momento in cui dovrete unire amido e acido citrico anidro. Il rischio è che l'acqua faccia frizzare le bombe già in fase di preparazione, rovinando così sia la ricetta (le bombe aumenterebbero di volume, si gonfierebbero) sià il risultato (una volta in acqua non frizzerebbero a dovere). 2) Unite in un'altra ciotola acido citrico e bicarbonato ed amalgamateli bene.
3)Unite l'amido colorato e profumato al mix di citrico e bicarbonato ed amalgamate attentamente. Potete già capire in questa fase se la piccola quantità di acqua sta già facendo reazione con l'acido citrico: si sente toccando il composto ed avvicinandosi con l'orecchio!
4) E' un momento molto delicato. Amalgamate, lavorate e "impastate" con le mani. Il composto è pronto quando, stringendolo tra le mani o tra le dita, mantiene la forma e non si sbriciola. Se è troppo farinoso potete aggiungere qualche spruzzata di olio oppure di acqua (distillata, di rubinetto o idrolato) o un mix di olio e acqua. Utilizzate per questa operazione uno spruzzino. Tra una spruzzata e l'altra continuate a lavorare il composto con le mani e fate molta attenzione a non esagerare con le spruzzate: troppa acqua fa "scoppiare" le bombe, troppo olio le rende umide e potrebbero non seccare mai!
5) Riponete il composto negli stampini e pressate bene. Lasciate riposare per qualche ora, anche una notte intera. Infine sformatele e state attenti a maneggiarle perchè si sbriciolano molto facilmente.
Questa ricetta fai da te è in realtà più difficile da scrivere che da mettere in pratica! Per realizzare questi bellissimi Fizzy Friends ci vogliono al massimo 10 minuti, ma alcuni passaggi sono veramente cruciali e il minimo errore può causare l'invasione della vostra cucina da parte di un inquietante magma effervescente! Perciò non disperate se sbaglierete più e più volte, prima o poi troverete il mix vincente di tutti gli ingredienti ed affinerete la tecnica.
Le bombe da bagno fai da te sono uno spignatto simpatico e senza uno scopo cosmetico specifico, sono carine da usare nella vasca da bagno perchè frizzano e rilasciano il profumo con il quale le abbiamo preparate.
Per i Fizzy Friends rosa ho utilizzato due cucchiai di colorante per dolci rosso e ho aggiunto gli oli essenziali di ylang-ylang e di legno di rosa.
YYY
Per i Fizzy Friends marroni ho utilizzato invece del cacao unito a qualche goccia d'acqua ed è servito sia a colorare l'impasto, sia a profumarlo. Ho unito alla fine anche qualche goccia di olio di mandorle profumato alle mandorle di Bottega Verde e devo dire che queste bombe da bagno hanno davvero un profumo buonissimo, hanno un non so chè di esotico...
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Da oggi su Playstation Network e Xbox Live è disponibile la demo di Dead Space 2 in uscita il 28 Gennaio 2011 per Ps3 e Xbox360.
“Le vacanze di Natale rappresentano il momento perfetto per poter godere di qualsiasi forma di intrattenimento e non vediamo l’ora di dare ai fan dell’horror e dell’avventura un assaggio di ciò li aspetterà in Dead Space 2,” ha dichiarato Steve Papoutsis, Executive Producer della serie Dead Space. “Rilasciare la demo cinque settimane prima del lancio, non solo riconnetterà i giocatori con il nostro eroe Isaac Clarke, ma darà loro anche la possibilità di provare in prima persona alcuni scenari sbalorditivi. Sarà incredibile, vedrete! ”
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HS System Sensore CCD da 10 megapixel ad alta sensibilità Obiettivo grandangolare da 28 mm, zoom 5x, Hybrid IS LCD orientabile da 7,0 cm (2,8"), livella elettronica e mirino ottico Ghiera frontale, controllo manuale completo e RAW Filmati HD, HDMI Modalità High Dynamic Range Smart Auto Multi-Aspect Shooting Ampia gamma di accessori
-La pagella
ESTETICAvoto 8 Estetica non al top ma comunque piacevole
COSTRUZIONEvoto 9 Come lecito sia su un prodotto top level, costruito senza risparmi o quasi.
VERSATILITA' voto 9 Manca di alcuni gadget del momento come ad esempio "rilevazioni sorrisi" e quant'altro ed ha uno zoom con poca escursione ma per quanto riguarda le regolazioni manuali è al top.
PRESTAZIONIvoto 9 Il Top per quanto riguarda macchine di queste dimensioni e questo tipo di sensore
RAPPORTO QUALITA'/PREZZOvoto 9 Il prezzo appare eccessivo ma considerando le infinite possibilità di regolazione...
VOTO 8,5
Pro:
-Costruzione
-Regolazioni manuali in stile reflex
-Monitor orientabile
-Mirino ottico
-Prestazioni
Contro:
-Ingombro superiore alla media
-Costo elevato
-Zoom poco prestante
-Per fotografi "veri"
Compatta fuori categoria inanzitutto per il costo, paragonabile a una reflex entry level, ma anche per l'ingombro,il peso e per la possibilità di regolazione. Inoltre dispone di uno zoom ottico più versatile e luminoso delle altre compatte sul mercato. In altre parole questa macchina non è studiata per tutti ma solo per il fotografo che non bada a spese per avere la possibilità di gestire l'immagine in modo manuale, anche quando non è in giro con un corredo Reflex. Massime prestazioni e versatilità con il minimo peso e ingombro, se anche i prezzi fossero più nella direzione del minimo piuttosto che del massimo...
Fonte: Tutto digitale
-Video:
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INGREDIENTI 27 gr cera di soia 1,6 gr burro di karitè o burro di mango 1,6 gr olio vegetale 2 gr olio essenziale 2 gtt vitamina E 0,3 gr coloranti naturali in polvere
MATERIALE stoppino di cotone lungo circa 5 cm piedino in metallo per fissare lo stoppino bicchierino shot
1) Mettete a fondere a bagnomaria cera di soia e burro. Una volta sciolti, ritirate dal fuoco. 2) Aggiungete l'olio vegetale e mescolate. 3) Mettete per due minuti lo stoppino nel mix di grassi e cera. Deve impregnarsi di questo composto. Poi ritiratelo (non scottatevi, usate una pinzetta!) e ponetelo su un foglio di alluminio. Modellatelo in modo che risulti ben dritto. Infine ponetelo in freezer per qualche minuto. 4) Mescolate nel frattempo il vostro composto finchè non inizia leggermente a raffreddare e a diventare un pochino più solido e chiaro. 5) A questo punto aggiungete l'olio essenziale e il colorante, continuando a mescolare. 6) Togliete lo stoppino dal freezer e infilatelo nel piedino di metallo. Stringete il piedino in modo che non si sfili lo stoppino. E' un'operazione facile, ma delicata. Se lo stoppino si storta dovete ripetere l'operazione dal punto 3. 7) A questo punto ci sono due possibili strade, sta a voi trovare la tecnica che vi conviene!... Potete in un caso porre lo stoppino nel bicchierino e poi versare il composto nello shot, oppure viceversa potete versare prima il composto e infine porre lo stoppino nello shot, avendo cura di far toccare al piedino metallico il fondo del bicchiere. In questo passaggio, il mix di cera e grassi deve essere fluido, ma non troppo liquido. Potete eventualmente trovare la giusta consistenza riscaldandolo a bagnomaria o ponendolo per qualche istante in frigorifero. 8)Lasciate raffreddare la candela a temperatura ambiente oppure in frigorifero.
AGGIUSTAMENTI & CONSIDERAZIONI Ovviamente non è una ricetta precisa, ognuno può variare le dosi e gli ingredienti in base alle proprie impressioni ed esigenze. La cera di soia è particolarmente indicata per creare delle candele da massaggio perchè fonde a soli 50°C. Usata nella candela insieme ai burri vegetali, permette di abbassare ulteriormente il punto di fusione della candela. Si può avere così un massaggio caldo e rilassante e non bollente! I burri migliori per questo spignatto sono senza dubbio i burri più morbidi. Per questo vanno bene karitè e mango, mentre è meglio evitare il burro di cacao. Lo stesso dicasi per la cera d'api, che è troppo "dura" rispetto a quella di soia. Non c'è un olio vegetale specifico da utilizzare. Può essere sostituito da macerati oleosi o da oli vegetali particolarmente profumati. La profumazione può essere data da un solo olio essenziale o da un mix di oli essenziali. Non si devono usare profumazioni a base di alcol per ovvie ragioni di sicurezza, ma bisogna stare anche attenti ad alcuni oli essenziali. Qui trovate una lista di quelli consigliati da Aroma Zone. Come consiglio generale, ricordate di evitare dei mix bizzarri! Gli oli essenziali hanno delle proprietà specifiche (reperibili facilmente su internet), quindi evitate per esempio di utilizzare nella stessa candela olio essenziale di menta (favorisce la concentrazione) e quello di ylang-ylang (rilassante). Per le colorazioni utilizzate coloranti in polvere e non quelli liquidi perchè non funzionerebbero nel mix di grassi. Non esagerate con le dosi perchè troppa polvere può far bruciare male la candela. Il materiale è reperibile sia sul sito Aroma Zone sia in qualsiasi cereria. Volendo, potete anche riutilizzare il fondo dei lumini tealight come piedino in metallo.
Ricordatevi inoltre di pulire, come sempre, con dell'alcol sia gli strumenti che usate sia il bicchierino shot dove viene versata la cera.
Buone coccole a tutti!...
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Pro: °Veloce °Buona longevità °Design dei livelli curato
Contro: °Il multigiocatore non convince
Recensione: Sonic colours riesce a sorprendere per la sua velocità di gioco e per la sua semplicità oltre che a un buon design dei livelli. In un solo colpo il gioco riesce a soddisfare sia gli amanti dei platform sfrenati sia quelli che invece preferiscono le classiche sezioni con salti millimetrici e enigmi da risolvere. Il gioco però non è esente da difetti, infatti nelle sezioni più concitate forse a causa dell'alta velocità di gioco a volte si ha la sensazione di non avere mai veramente Sonic sotto il nostro controllo, ma che tutto sia incanalato in binari programmati. Raramente capiterà anche di rimanere bloccati in alcuni punti a causa di un level design non sempre chiaro come nel resto del gioco. In definitiva comunque un buon ritorno per il porcospino blu.
Che cos'è la Mooncup? E' una coppetta mestruale in silicone anallergico. Viene inserita nella vagina e invece di assorbire il flusso mestruale, lo raccoglie. Non è usa e getta: si riutilizza ciclo dopo ciclo.
Come si inserisce la Mooncup? E' decisamente più difficile a dirsi che a farsi. La Mooncup appare piuttosto grande e la reazione comune che si ha di fronte alla coppa è "Oddio, ma è gigantesca!"... Tuttavia, una volta piegata è molto semplice da inserire e, una volta presa la mano, è un gioco da ragazze! :) Ad ogni modo il video mostra in modo molto chiaro le due tecniche per l'inserimento. Per estrarre la coppa risulta più comodo accovacciarsi un pochino e "spingere" verso l'esterno con i muscoli vaginali. Chi trova questa operazione piuttosto ostica, può cimentarsi con gli esercizi di Kegel.
Come funziona la Mooncup? Una volta inserita correttamente, la coppa si schiude e crea un'area sottovuoto grazie al bordo arrotondato e ai forellini sui lati. Il flusso mestruale viene completamente raccolto al suo interno, quindi non ci sono rischi di perdite. All'inizio e al termine di ogni ciclo bisogna sterilizzarla in acqua bollente. Il gambo serve per estrarre più facilmente la coppa, ma deve essere accorciato nel caso fuoriesca dalla vagina. La coppa deve essere svuotata ogni 4-8 ore, va sciacquata con acqua corrente o pulita con della carta igienica. Poi può essere reinserita. La coppa è graduata, come un misurino. Vi renderete conto di perdere molto meno sangue di quanto non avreste mai immaginato!
Che cosa si sente? Niente! Dolori mestruali permettendo, non è raro dimenticare di avere il ciclo. Questo avviene perchè la Mooncup aderisce perfettamente alle pareti vaginali, la sua flessibilità e morbidezza le permettono di seguirne tutti i movimenti. Insomma, sarete pronte anche voi a canticchiare allegramente "Libera e felice come una farfalla!" mentre fate una spaccata al corso di aerobica! ;)
Perchè comprare la Mooncup? Y Per la tua salute: la coppa non dà origine a secchezza vaginale e irritazioni (occhio al gambo, che non deve mai fuoriuscire!) perchè non altera la flora batterica e il grado di umidità vaginali. Al contrario, il cotone dei tamponi interni è il luogo ideale per la proliferazione di batteri.
Y Per l'ambiente: utilizzare la coppa significa rinunciare all'ennesimo prodotto usa-e-getta ed evitare così di creare una grande quantità di rifiuti, difficili da smaltire (a causa dell'imballaggio di plastica, degli applicatori e degli adesivi).
Y Per le tue spese: si spende circa €30 e poi per 10 anni non se ne riparla più!
Dove comprare la Mooncup e quanto costa? La coppa si trova sul sito La bottega della luna e costa €29 + spese di spedizione. La si trova anche nei punti vendita Naturasì e B'io a circa €36. Può essere richiesta in farmacia.
Note e curiosità sulla Mooncup La coppa viene prodotta in Inghilterra in un'azienda gestita da sole donne. Il libretto delle istruzioni nella confezione spiega molto chiaramente come funziona e come inserire la coppa. Una Mooncup ben conservata dura fino a 10 anni. Esistono due misure di mooncup: la A è per le donne che hanno superato i 30 anni o che hanno avuto figli; la B è per le donne fino ai 30 anni e che non hanno avuto figli. La Mooncup è particolarmente apprezzata da chi pratica degli sport, anche in acqua. Essendo completamente all'interno, non entra in contatto con l'acqua e non rischia di far proliferare i batteri. C'è chi, adottando uno stile di vita 100% ecologico, svuota la Mooncup nella terra in cui sono piantati i fiori ottenendo ottimi risultati! :)
Link utili Qui la discussione sul forum di Saicosatispalmi. Qui invece un vero e proprio racconto spassosissimo sulla Mooncup, che spiega minuziosamente l'approccio di una donna alla coppa, con tanto di disastri iniziali, impressioni nei dettagli e consigli pratici.
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L'uscita di Uncharted 3 è stata resa ufficiale dalla Sony nella giornata di ieri. Il titolo sarà Uncharted 3: Drake's Deception e racconterà le vicende di Nathan Drake in un deserto, alla ricerca di una città perduta.Nel gioco sarà anche presente una forte componente online. E' stata inoltre annunciata una sommaria data di uscita che dovrebbe essere intorno alla fine del 2011.
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Anche se non si hanno ancora conferme da parte della Sony in rete già circolano i video di un presunto cellulare marchiato appunto Sony. La novità sta nel fatto che questo nuovo modello sarà un incrocio tra un moderno smartphone e una Psp. In attesa di una conferma o di una smentita ecco di seguito il video menzionato:
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Cast: Russel Crowe, Cate Blanchett, Max Von Sydow, William Hurt, Mark Strong, Oscar Isaac
Regia: Ridley Scott
Durata: 136 minuti
Anno: 2010
Genere: Azione
Trama: La storia è quella di Robin di Locksley, nobile ed abile arciere al servizio di Re Riccardo Cuor di Leone durante la guerra di Francia. Interessato solo alla gloria e a "salvarsi la pelle", Locksley cambia prospettive dopo la morte del sovrano: tornando a casa, in Inghilterra, scopre in che condizioni versa la contea di Nottingham, vessata da un dispotico sceriffo, ed incontra la vedova lady Marian, estremamente scettica sulle reali intenzioni dell’uomo. Nel tentativo di guadagnare la fiducia della donna di cui è ormai innamorato, e nel tentativo di salvare la sua terra, l’arciere fugge nella foresta di Sherwood e mette insieme una banda di fuorilegge che lo aiuti contro lo sceriffo tiranno ed il nuovo sovrano, Giovanni. Robin di Locksley, lascia così il posto a Robin Hood...
Parere personale: Il Robin Hood di Scott, interpretato da un "appesantito" Russel Crowe, è un personaggio che ci vuol essere presentato sotto un aspetto più "umano" e storico rispetto a quello più fiabesco conosciuto un po' da tutti. Il rischio di trovarsi davanti a un film di serie B viene scongiurato dalla grossa quantità di soldi investiti per poterlo realizzare. Le ambientazioni e le battaglie ben realizzate più l'esperienza di attori del calibro di Russel nascondono le magagne della pellicola. La trama infatti pare scontata e banale, a tratti lacunosa (basti pensare che lo sceriffo di Nottingham che aveva un ruolo importante nella fiaba di Robin Hood, qui viene lasciato ampiamente al margine delle vicende). Bisogna però spezzare una lancia a favore di Scott perchè a tutti gli effetti le vicende sono antecedenti a quelle che tutti noi conosciamo, è certo però che alcuni personaggi chiave potevano venir caratterizzati in modo migliore.
Citazione: Ribellarsi e ribellarsi ancora.....finchè gli agnelli diventeranno leoni.
Consigliato: Si
VOTO: 7
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Si avete capito bene l'aria che state respirando in questo momento mentre leggete questa mail è molto probabilmente 5 volte piu inquinana di quella che si respira in centro Milano...
Una delle forme più subdole e dannose di inquinamento è quello che ristagna tra le pareti domestiche. L'aria che respiriamo in casa, in particolare d'inverno quando i serramenti sono tenuti chiusi, è spesso più velenosa di quella che troviamo nelle vie della città. Ciò anche in considerazione del fatto che passiamo più tempo all'interno degli edifici, piuttosto che all'esterno. Inoltre il miglioramento dei sistemi di isolamento termico, messi a punto in funzione del risparmio energetico, tende a rendere le abitazioni come delle casse stagne, dove non può entrare ne uscire niente.
Le fonti di inquinamento domestico sono molteplici, a cominciare dai fumi e dai residui gassosi incombusti delle cotture, dai solventi chimici contenuti nei prodotti per la pulizia e nelle vernici sintetiche, dalle resine contenute nei pannelli truciolari dei mobili e dei rivestimenti e in vari materiali da costruzione, dai vapori e condense umide che ristagnano sulle superfici più fredde (soprattutto in edifici imprigionati dentro gli intonaci plastici), fino ai fumi di tabacco. I prodotti per la pulizia sono solventi che contengono composti spesso assai nocivi, i cui familiari nomi comuni (candeggina, anticalcare, trielina, ecc) nascondono la loro effettiva pericolosità. E il bianco candido dei tessuti è solo un "trucco", in quanto si risolve per lo più nell'espediente di ottenere una migliore riflessione della luce, dato che così meglio si nasconde lo sporco, comunque persistente sotto. Analogamente dicasi per gli insetticidi, che non fanno certo male solo alle zanzare, anzi, essendo le stesse più sensibili, in certi casi hanno il tempo di scappare, loro...
Arieggiare spesso gli ambienti diventa perciò una funzione vitale, in mancanza di una legislazione efficace nel controllare la fabbricazione e l'uso di materiali non naturali, ovvero, non eco-compatibili.
Ma anche le piante da interno possono assumere un ruolo significativo nella lotta all'inquinamento domestico. Non dobbiamo dimenticare che la produzione dell'ossigeno, così come la purificazione dell'aria sull'intero pianeta, avviene quasi esclusivamente tramite le normali funzioni biologiche del mondo vegetale. Le piante infatti compiono un processo inverso rispetto a quello degli organismi appartenenti al regno animale, i cui polmoni assorbono ossigeno ed emettono anidride carbonica. Così un pianeta drasticamente impoverito di piante, consumerebbe rapidamente tutto l'ossigeno e si riempirebbe di gas tossico che sarebbe fatale alla sopravvivenza degli animali e dell'uomo.
Al di là dell'ossigenazione, però si è visto che le piante in misura diversa possono anche assorbire e scomporre varie sostanze nocive. All'inizio degli anni Ottanta, durante le ricerche in previsione di una futura base lunare permanente, la Nasa verificò la sconfortante presenza di alcune centinaia di sostanze tossiche all'interno della sua stazione orbitante Skylab. Replicando quelle condizioni in un lungo ciclo sperimentale basato a Terra, i ricercatori dell'Ente spaziale hanno poi effettivamente riscontrato che le normali piante che usiamo per arredare i nostri interni domestici erano in grado di eliminare tutte quelle sostanze. La Nasa, anzi, in seguito costruì una cellula abitativa realistica (la cosiddetta "biocasa") caratterizzata da un limitato consumo energetico e da un estremo livello di isolamento rispetto all'atmosfera esterna, ma impiegando volutamente nella costruzione materiali affatto sintetici e dunque nocivi. Chiunque vi entrasse infatti manifestava rapidamente i tipici effetti della "sindrome da edificio malato" (in particolare, irritazioni alle mucose e difficoltà respiratorie). Tutti questi effetti cessarono completamente una volta che in quell'ambiente vi furono sistemate le piante. Anzi, a coronamento delle sperimentazioni, una persona abitò permanentemente la "biocasa" per diversi mesi senza dichiarare alcun problema.A riprova della velocità con cui a livello microbico si ricreano gli equilibri biologici della rizosfera, si è riscontrato che le piante erano di grado di cominciare a depurare un ambiente nell'arco di una giornata. Si è anche verificato che tale capacità disinquinante migliorava sensibilmente col passare del tempo. Inoltre si è visto che vi era una certa diversità nell'efficienza tra una specie e l'altra, nel senso che ogni tipo di pianta si è dimostrata più o meno efficace nella rimozione delle diverse sostanze tossiche considerate
Il principio del disinquinamento si fonda sullo scambio gassoso. Le particelle inquinanti sono assorbite dalle foglie e i microorganismi viventi nelle radici li convertono in prodotti organici che utilizzano per nutrire la pianta. Grazie al processo di “traspirazione” la pianta emette in seguito del vapore acqueo e contribuisce così a migliorare il tasso di umidità dell’aria interna e lo stesso tasso di ossigeno. Più la pianta è di grandi dimensioni più è grande la superficie del fogliame e più è importante questo scambio gassoso. Tuttavia un solo tipo di pianta non è in grado di eliminare tutti i tipi di elementi inquinanti. L’ideale è dunque optare per la quantità e la diversità delle piante. Occorre inoltre osservare che, contrariamente a quanto si ritiene comunemente, non vi sono assolutamente controindicazioni al fatto di avere delle piante anche in camera da letto poiché esse producono una quantità di ossigeno molto più importante del gas carbonico che emettono. Una pianta emette comunque meno anidride carbonica di una persona o di un animale domestico e inoltre di notte la loro "respirazione" è molto limitata...in un certo senso dormono anche loro!!! (non è mai morto nessuno per asfissia dopo aver dormito in un bosco)
Oltre a tutto ciò, bisogna infine pur riconoscere che le piante verdi in una casa o in un ufficio creano di solito ambienti molto più gradevoli. Le piante purificatrici Piante depuratrici sono ad esempio la dracena, ghiotta di tricloroetilene presente soprattutto nelle stampanti laser e nelle fotocopiatrici; il ficus, in particolare quello dalle grandi foglie verdi, indicato per assorbire la formaldeide che si trova negli adesivi, nei sacchetti di plastica, nei tendaggi, nei rivestimenti per pavimenti, nelle pitture; il pothos, il filodendro e la sansevieria sono efficaci contro la maggioranza degli inquinanti, mentre lo spatifillo, un toccasana per tutti gli ambienti, funziona in particolare contro alcoli, acetone e benzene (sprigionati da tappeti, moquette, alcuni cosmetici, pannelli truciolari e contro soffittature) e la dieffenbachia, ottima per il ricambio dell'aria, abbatte xilene, toluene e formaldeide (vernici, adesivi, monitor, ecc.), l'anthurium contro l'ammoniaca, le orchidee contro tuolene e xiluone Sono tutte piante da appartamento facilmente reperibili in commercio, adatte agli interni e senza bisogno di cure particolari e sopratutto non serve far diventare la casa una serra.... basta una pianta di medie dimensione ogni 10 mq per ottenere un abbattimento degli inquinanti dell'80 percento
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MATERIALE stampo per candele stoppino pentole e cucchiai
INGREDIENTI 90 gr cera di soia 25 gr stearina vegetale 15 gtt olio essenziale di lavanda 10 gtt olio essenziale di legno di rosa ossido minerale rosa
La preparazione è molto semplice ed è identica a questa, la candela natalizia che ho già preparato tempo fa.
L'ho chiamata "Candela naturale - giardino della nonna" perchè è profumatissima. Il profumo di lavanda e di legno di rosa sono un mix aromatico veramente azzeccato e mi ricordano quando da piccola correvo e giocavo nel giardino di mia nonna, pieno di rose e cespugli di lavanda.
E' una candela molto carina, ma ci sono sicuramente degli errori da correggere.
Innanzitutto sono rimasti dei piccoli buchini sulla superficie e, seppur possa sembrare una caratteristica che la rende un po' "rustica", questo è un errore. Evidentemente ho colato la cera nello stampo quando già si era un po' raffreddata oppure l'ho fatto troppo velocemente.
In secondo luogo, bisogna correggere un po' le dosi delle due cere. Ho voluto evitare di utilizzare troppa stearina in quanto "sbianca" il colore, ma così facendo la candela brucia troppo velocemente e perde subito molta cera. Devo sicuramente ricalcolare le percentuali dei due ingredienti.
A parte queste modifiche da fare, la candela è completamente naturale e atossica al 100%!
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