
Vi è mai capitato di vedere montagne, nuvole oppure oggetti di tutti i giorni che a prima vista vi ricordano una faccia?

Questo perchè per gli esseri umani riconoscere un volto umano è talmente importante che nel nostro cervello si è sviluppata una zona fatta apposta e solo per quello.
Per il cervello riconoscere una faccia è una cosa semplicissima basta che ci siano pochissimi elementi disposti nel giusto modo per trarci in inganno.
Questi elementi non sono gli occhi, il naso e la bocca come si potrebbe pensare, bensì più semplicemente dei rapporti tra zone di luce e zone d'ombra, vale a dire per esempio il fatto che la bocca si trovi nel terzo inferiore del viso e risulta sempre più scura delle guancie che le stanno accanto, oppure che gli occhi stanno nel terzo più in alto e sono generalmente più scuri della fronte che invece sta sopra.
Famosa è diventata la "faccia di Marte" individuata sul pianeta rosso da vari ufologi...



Il bello, infatti, è che la capacità del nostro cervello di ricostruire l'immagine di un volto disponendo solo di pochi tratti cruciali lo rende anche molto più suscettibile agli inganni. Ma secondo Pawan Sinha, un famoso scienziato premiato dalla National Academy of Sciences proprio per queste ricerche, è un rischio che vale la pena di correre. "Le informazioni trasmesse dai volti sono così preziose - dice - che è meglio vederne uno dove non c'è, che non riconoscerlo quando c'è davvero".
Fonte:
Focus
Repubblica.it
Interessantissimo,vorrei saperne di più! Mi è piaciuto moltissimo studiare le aree cerebrali e quali attività dipendono da quali aree,però di cose così particolari e curiose sui libri non si trova scritto mai niente. I giapponesi dicono che nella Luna ci si vede una lepre...io la guardo e da quando ero piccola ci vedo occhi naso e bocca di una signora sorridente. :)
RispondiEliminaCi penso sempre a queste cose... a volte mi sento male solo a pensarci...
Elimina@ Natadimarzo: d'ora in poi guarderemo la Luna con occhi diversi eheheh :D
RispondiEliminaIl nostro cervello è veramente una fonte inesauribile di curiosità! Forse, proprio perchè è così inesplorato, quando ne scopriamo qualche capacità nuova, rimaniamo sempre così sbalorditi e affascinati.
@ Marco: già, certe scoperte sono da brividi