lunedì 20 giugno 2011

Sapone - Gli errori

Fare il sapone non è poi così difficile, ma questa attività presenta comunque delle insidie.

In questo post racchiudo alcuni errori comuni che si fanno quando si comincia a saponificare con il metodo a freddo, errori che nella ricetta seguente sono riuscita a commettere addirittura in un colpo solo! :)

INGREDIENTI
280 g olio di sansa di oliva (70%)
120 olio di cocco (30%)
57 g soda caustica (sconto del 5%)
130 g acqua distillata
15 g olio di monoi (al nastro)
mica rosa
1/2 cucchiaino di farina

Il metodo base per preparare questo sapone è già spiegato qui.

Veniamo ora agli errori commessi durante la preparazione di questo sapone.



L'olio di cocco è tra gli oli più usati per creare il sapone perchè lo rende molto schiumoso. L'arma a doppio taglio di questo ingrediente è la sua velocità a raggiungere il nastro. Se da un lato questo è un aspetto positivo perchè rende la preparazione più rapida, dall'altro bisogna fare attenzione a non farsi troppo "prendere la mano". L'errore infatti in questo caso è stato insistere a frullare e mescolare per ottenere un nastro cremoso: nel momento in cui infatti il nastro è diventato simile alla crema pasticcera, l'olio di cocco rende il composto già piuttosto duro e difficile da colare. Il risultato è un sapone con buchi e bolle come quello nella foto!
Quando prepariamo un sapone contenente oli che solidificano in fretta o raggiungono velocemente il nastro dobbiamo colare il composto negli stampi non appena il nastro è riconoscibile, cioè quando è ancora nella sua fase iniziale ed è ancora piuttosto liquido.

Un altro problema di questo sapone è che ho cercato di dargli un profumo leggero leggero aggiungendo al nastro un po' di olio di monoi. Io nella fattispecie ho usato l'olio di monoi di Fitocose che presenta come INCI:
Cocos nucifera butter - Profumo - Rosmarinus officinalis extract - Brassica napus seed oil -Hydroxycitronellal - Benzyl salicylate - Butylphenyl methylpropional - Linalool
Pur essendo un buon olio di monoi, non corrisponde proprio alla versione autentica, che deve avere come INCI semplicemente:
Cocos nucifera - Gardenia tahitiensis
Infatti, come si evince dall'INCI e come mi disse lo stesso Dr. Pietro Porto, il loro olio di monoi è semplice olio di cocco con l'aggiunta di profumo. Deve essere stato proprio quest'ultimo che è stato "mangiato" dalla soda facendolo risultatare un sapone normale, non eccezionale e non profumato, che tende ad avere un odore un po' acido.
La soda altera molto spesso colori e profumi e il risultato è difficile da prevedere, ma profumare il sapone con soli oli essenziali dà maggiori possibilità di avere un sapone che sa di quello che vogliamo.

Anche il colore di questo sapone lascia un po' a desiderare. Le saponette infatti tendono al rosa perchè le ho colorate con un pizzico di mica rosa. I coloranti vanno aggiunti dopo aver raggiunto il nastro, mescolando e frullando per integrarli.
Il problema in questo caso è stato che quando li ho aggiunti, il mio nastro era già ben formato ed era sempre più difficile mescolare e frullare. Mi rendevo conto anche di aver aspettato troppo a lungo per aggiungerli e lì il panico ha fatto la sua parte.
Ho potuto mescolare poco e il risultato è stato un sapone dal colore non uniforme: sono infatti rimaste delle aree gialline e dei veri e propri nei di color rosa, punti in cui la polvere si è raggruppata e non è stata amalgamata.
Bisogna capire quando è il giusto momento per fare delle eventuali aggiunte di colori, tenendo in considerazione il tempo che serve agli oli per raggiungere il nastro. Un'altra possibile soluzione è mescolare le polveri coloranti all'olio che eventualmente possiamo aggiungere alla traccia per surgrassare il sapone. Altrimenti, un'alternativa ai coloranti in polvere è usare un infuso colorato (per esempio di camomilla, tè nero...) con cui preparare la soluzione caustica, sperando che questa non lo alteri completamente.

L'ultimo problema che ho avuto con queste saponette è stato lo stampo. Probabilmente sono ancora un'imbranata con il sapone, ma lo stampo di plastica a forma di fiore è stato veramente odioso! Era impossibile estrarre il sapone perchè la plastica è poco elastica e non facilitava l'operazione. Il sapone si è in parte incollato sul fondo e quando finalmente mio fratello è riuscito con la sua forza bruta a estrarlo, la superficie è rimasta appiccicata allo stampo e il risultato è una superficie rovinata.
Sicuramente gli stampi in silicone sono più maneggevoli e il rischio di rovinare il sapone è minimo.

6 commenti:

  1. Ciao Lucia cara!!!
    Grazie per essere passata , sei stata molto carina ^_^ Grazie ancora!

    Comincio dalla stampo...quello in plastica è un genere proprio antipatico :P
    Il sapone ci si attacca come una cozza allo scoglio!!! A meno che , non lo ungi leggermente con olio, e non è detto che funzioni!

    Sono sicura che hai controllato la temperatura , prima di unire soda e grassi... in questo caso però ,qualche grado in meno avrebbe aiutato...

    La farina invece...non l'ho mai usata , di solito utilizzo l'amido di riso, che si uniforma meglio al composto e non crea grumi...
    Inoltre , fissa il profumo degli oli essenziali ^_^


    Un bacio e a presto!!!!

    RispondiElimina
  2. Ciao Mari!!!

    Grazie dei consigli, li seguirò sicuramente!
    Di amido ne ho comprato giusto un quintale con un ordine recente, quindi posso sostituirlo alla farina e vedere se cambia qualcosa.
    La prossima volta allora proverò a unire soda e olio a 40-42°...

    Grazie per essere passata, un bacione!

    RispondiElimina
  3. post interessante! non mi sono mai cimentata come ti ho già detto ma chissà..intanto ho gli stampi in silicone di aroma zone che non uso quasi mai se non con la base sapone sempre di Az è comoda perchè si scioglie subito ma è un arma a doppio taglio perchè il sapone si scioglie quando si usa con l'acqua calda..

    RispondiElimina
  4. Ciao Machy!
    Guarda, io da quando ho iniziato a fare il sapone ho accantonato un po' il resto! La vedo una cosa più creativa, puoi sbizzarrirti come ti pare, devi trovare il giusto mix di oli e di colori.. Non so, è proprio divertente!
    Certo, questo non vuol dire che abbandonerò il resto, ma secondo me fare il sapone crea una sorta di dipendenza! :P
    Anche io avevo provato la base di AZ, ma appunto si scioglieva in un attimo quando la usavi.. :(
    Fammi sapere se ti cimenti con la saponificazione!
    Grazie per esser passata di qui, un bacio!

    RispondiElimina
  5. questo post è davvero utilissimo!complimenti!

    RispondiElimina
  6. Ciao Herbivor!
    Grazie!
    Fare il sapone all'inizio può essere frustrante proprio a causa di piccoli errori che però alla fine rovinano tutto.
    Sono contenta che ti sia stato utile, torna a trovarci presto :)

    RispondiElimina

Ti potrebbero anche interessare

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...