lunedì 29 novembre 2010

La mia surreale visita alla Fitocose


Venerdì scorso sono andata in visita alla Fitocose, la conosciutissima azienda di cosmesi biologica che ha sede nel milanese.

I motivi per i quali mi sono spinta "a tanto" sono diversi...

Innanzitutto, quando mi è possibile, mi piace parlare con chi produce i prodotti che compro, che si parli di un cosmetico o di un fermacapelli.
In secondo luogo, volevo parlare con qualcuno che fosse competente, che mi sapesse aiutare nella scelta dei cosmetici, anche perchè purtroppo tempo fa ho manifestato una forte reazione allergica ad alcune creme di Fitocose.

Una volta spiegate queste motivazioni, le impiegate di Fitocose mi hanno detto che in tale caso allora sarebbe stato meglio attendere qualche minuto, di modo che si liberasse "il Dottore".
Un uomo tranquillo e serafico dialogava con un signore, seduto dietro la sua scrivania. Indossava degli occhiali da sole e sembrava sedere sulla poltrona solo perchè la situazione lo richiedeva. Visto da una certa distanza, sembrava volesse smettere di parlare e tornare al più presto a creare, inventare, sfornare cosmetici sempre più naturali, sempre più soddisfacenti.

O forse questa era semplicemente la mia immaginazione che volava di fronte a una persona che nella mia coscienza di neofita dell'eco-bio ha quasi raggiunto lo status di figura mitologica.
Prego, si accomodi.

"Buongiorno, Dottor Pietro Porto".
"B-b-buongiorno, Lucia Cereda. Che.. Che emozione conoscerla".
Sorride. "Addirittura?".
Sì, addirittura. Mi sentivo come una quattordicenne che parla a quattrocchi con un Finley.

Una volta rotto il ghiaccio e ripreso il normale battito cardiaco di un essere umano, inizio a parlare ininterrottamente. Un fiume in piena.
Gli spiego le ragioni della mia visita e questo è quanto di interessante ne ho evinto...

1) Gli ingredienti più probabilmente imputabili della mia allergia possono essere le profumazioni (date dagli oli essenziali) o i conservanti.
Mi spiega che stanno sostituendo i conservanti che erano soliti usare con un altro tipo che gli "facilita di molto la vita".
D'altra parte, lo informo che non credo che la mia allergia sia dovuta alle profumazioni, perchè ho usato altri prodotti Fitocose profumati, tra cui un'acqua di profumo, che non mi ha dato affatto problemi. Mi sconsiglia in ogni caso di utilizzare i loro prodotti eccessivamente ricchi di oli essenziali. Depenno quindi il bagno d'alghe che avevo intenzione di comprare.

2) Sempre per scongiurare un'altra possibile reazione allergica, per quanto riguarda i deodoranti, mi consiglia quello neutro, che non contiene profumazioni e che in effetti funziona e non irrita per niente la mia pelle. Me ne ha dato un campioncino e mi ha chiesto di informarlo, tramite e-mail, sulle mie reazioni "perchè è molto importante saperlo". Che emozione, sono la sua cavia!

3) Mi ha sconsigliato l'uso della miracolosa crema corpo all'acido glicolico, perchè sarei potuta essere allergica ai conservanti, quindi abbiamo optato per il gel a base di questo acido e mi ha consigliato di "andarci piano", in quanto in questa formulazione il glicolico è presente al 20%.
Oltre a un litro di olio di mandorle dolci (è molto economico, solo 19 euro), volevo comprare anche una confezione di olio di monoi, dato che non l'ho mai provato e per ora è quello che ho trovato al prezzo migliore. "Secondo lei, potrei utilizzarlo per fare il sapone?"...
Michele sghignazza alle mie spalle, il Dottore non trattiene un sorrisino di pietà e lì capisco che sto parlando del mio stupido-non-ancora-nato-sapone a "The formulatorest", il formulatore dei formulatori.
"Bè, se proprio vuole provare a divertirsi...".

La nostra conversazione si conclude così, io sudata per l'emozione, lui invece pacifico come un monaco tibetano torna alle sue formule magiche sul computer. Pago. Esco.



Piccole note non trascurabili

L'ingresso dell'azienda dà immediatamente segnali inequivocabili su quello che ci si accinge a scoprire all'interno, e questo a maggior ragione se si tratta dell'anonimo capannone inserito in un maxi complesso di ditte a formare un vero e proprio villaggio industriale nella piatta periferia milanese. Una realtà brutta e grigia che i lombardi conoscono bene. Il portone però è decorato con un bordino verde, sovrastato dall'insegna che conosciamo. Sull'asfalto, ai lati dell'entrata, due allegri gnometti da 50 centimetri guardano amichevolmente gli operai e i clienti che vanno e vengono.

Una volta entrati si sprofonda in una nube di profumi e odori di erbe, di bosco, di fiori, di natura.

Su un tavolino a ridosso dell'ufficio, tra qualche piantina, si erge un computer con la pagina del sito dell'azienda e, poco dietro, una grande teca di vetro contenente tantissimi dei prodotti che sforna ogni giorno. Sembrano dei premi, degli Oscar.

Accatastati su una parete, i pacchi della clientela divisi in ordine alfabetico, in attesa di venir ritirati e consegnati. Sul lato opposto - e questo è veramente incredibile - un leggio su cui è aperto "Gnomi e Giardini. Guida sul campo al piccolo mondo". Un libro con età di lettura a partire dai 10 anni che parla della diffusione degli gnomi nel mondo ci viene proposto come lettura da sfogliare in attesa di poter parlare con il Dottore...

................................Io amo Fitocose


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4 commenti:

  1. Lucia...sono senza parole!
    Commento negativo: ahhahahah tu non ce la fai più!! sei andata davvero a visitare fitocose???ahhahaha non ci posso credere!!! stai entrando sempre più nel tunnel ahimè...
    Commento positivo: perchè non ti metti a scrivere? No sul serio, mi sono divertita troppo a leggere questo tuo racconto...sei bravissima! Sembra di seguire con gli occhi quello che fai! Mi è stato facile immaginare tutto!
    ;)

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  2. Veroooo! :D

    1) E pensa che non sai tutto.. Perchè questi mesi di distanza non mi permettono di asciugarti quotidianamente sulle mie trovate eco e bio! Però sono tutte segnate in un memo e prima o poi le scriverò qui sul blog...

    2) Devo ammettere che per scrivere di questa esperienza ho dovuto attendere l'ispirazione! Direi che la scrittura per ora non fa per me. Attualmente mi limito a fare danni con soda, cere e intrugli vari nella mia cazzutissima cucina 100% marmo! O_O (Per la felicità di mia madre...)

    2bis) Non credi anche tu che finalmente con il blog mi sono auto-fornita il diritto di asciugare un ipotetico lettore X, senza sentirmi in colpa di nulla?!

    :D

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  3. Cara Lucia,ho letto solo ora la tua visita a FITOCOSE e mi è sembrato un racconto da fiaba:anch'io ci sono stata 15 gg fa.Tutta un'altra storia!!All'ingresso dopo avermi a malapena salutata mi hanno messo in mano un foglio dicendomi sbrigativamente di compilare l'ordine.Dopo aver atteso una decina di minuti mi hanno esortato a pagare il conto e uscendo mi sono accorta che avevano pure sbagliato il prodotto che io molto chiaramente avevo indicato nell'ordine.Tutto qui.
    Tutto molto freddo e impersonale nonostante gli gnomi,il leggio,ecc ecc...cose molto belle ma vuote se l'attenzione al cliente non viene dimostrata con i gesti soprattutto se questi clienti ti stanno davanti...
    Chiara

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  4. ciao. ti ho appena conosciuto perché una parte di questo tuo post è stata presa, riportata e interpretata in maniera ben diversa, sono ben felice di aver cercato su Google l'intero post e di averlo letto perché solo così ho capito il senso del tuo discorso (che condivido, anchio amo fitocose vado sempre ad acquistare in sede e ho avuto modo più volte di poter parlare con il serafico dott. porto) e quanto era sbagliata l'interpretazione che (me compresa) gliene stavano dando.

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