giovedì 18 novembre 2010

Un arcobaleno nella notte

Titolo: Un arcobaleno nella notte

Autore: Dominique Lapierre

Trama: Nella primavera del 1652 la Compagnia olandese delle Indie orientali è sull'orlo del fallimento a causa dello scorbuto che decima i marinai delle sue navi. La piccola ma prolifica repubblica olandese decide di occupare la punta meridionale dell'Africa e di insediarvi un punto di ristoro per gli equipaggi della Compagnia.

E' l'inizio della storia di quello che più di due secoli più tardi verrà chiamato Sudafrica.


In questi secoli gli olandesi trasformeranno la loro minuscola colonia in un territorio esteso e prospero, attireranno a sè gli ugonotti in fuga dall'Europa, Indiani e Asiatici. Si scontreranno con le tribù autoctone xhosa e zulu non senza gravi perdite. L'impero inglese non starà a guardare e insedierà prepotentemente i suoi uomini, scatenando l'aspra guerra anglo-boera.

Durante questi tre secoli, i discendenti dei primi olandesi del 17° secolo hanno dato origine e rafforzato la propria coscienza di popolo, improntata sugli insegnamenti religiosi calvinisti. Si definiscono boeri, parlano l'Africaans e si sentono il popolo eletto da Dio che ha finalmente trovato la propria terra promessa. Ed è proprio sulla base di questi dettami religiosi che i boeri professano la separazione della propria razza da qualsiasi altra sul loro cammino, pena l'impossibilità di dar vita al futuro di gioia e ricchezza profetizzato nella Bibbia.

Nel '900 questo non può che sfociare in un regime sulla base di quelli fascisti europei, il cui fulcro sarà il tristemente noto apartheid. Rimasto in sordina per troppo tempo, con un ritardo di 40 anni rispetto ai peggiori totalitarismi del Vecchio Continente, il crollo di questo sistema vergognoso avverrà solo nel 1994.
Nelson Mandela è il catalizzatore dell'opposizione al regime, dapprima attivamente attraverso attentati e rappresaglie, in seguito, per il resto della sua prigionia, come simbolo della lotta per i diritti dell'uomo.

Parere personale: Leggere questo libro dà la sensazione di riuscire a sapere tutto quello che si deve conoscere sulla storia del Sudafrica. Dagli albori della piccola colonia olandese, la storia di questo Paese è ripercorsa in modo incalzante.
Lapierre unisce la sua attività di storico ad una penna dal tratto romanzesco, lasciando costantemente con il fiato sospeso.

Infiniti orrori si susseguono nella storia della nazione, dalle stragi compiute per mano degli zulu agli agghiaccianti omicidi con strumenti chimici elaborati dagli scienziati afrikaner. Lapierre non ammorbidisce mai il suo tratto e ci sbatte in faccia la cruda realtà, mostrando un Sudafrica che solo negli ultimi 15 anni ha iniziato a fare pace con se stesso, riconoscendo finalmente che questa nazione arcobaleno può esistere e può addirittura porsi sullo scenario mondiale come baluardo dell'uguaglianza e del rispetto tra i popoli.

Citazione: "Nel capitolo dedicato alla torre di Babele, il libro della Genesi non affermava forse che Dio «aveva disperso i suoi popoli su tutta la faccia della terra affinchè ciascuno potesse edificarvi la propria città»? Ciò non significa che gli afrikaner rifiuteranno a razze, culture e colori diversi il diritto di svilupparsi, ma che questo diritto potrà esercitarsi solo nel posto che Dio ha scelto per loro, un posto che sarà necessariamente diverso da quello riservato ai figli del popolo eletto".

Consigliato: sì



Voto: 8


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