venerdì 25 marzo 2011

Il faraone delle sabbie

Titolo: Il faraone delle sabbie

Autore: Valerio Massimo Manfredi

Trama: Il profeta Geremia scappa in un tunnel sotterraneo sottraendo l'Arca dell'Alleanza all'assedio babilonese a Gerusalemme del 586 a.C. Tornando dal monte Horeb sembra che abbia perso la ragione a causa di qualche scoperta sconvolgente, ma successivamente scompare e di lui si perde ogni traccia e scompare nel nulla. Il protagonista è William Blake che, licenziato dall'Oriental Institute di Chicago, dove lavorava in qualità di egittologo, si ritrova implicato in un nuovo lavoro nel deserto israeliano del Paran dove scopre un incredibile mistero taciuto all'umanità per secoli che potrebbe distruggere le convinzioni stesse della storia e delle religioni nel mondo...

Parere: Nonostante la trama possa sembrare avvincente e misteriosa in un primo momento, poi man mano che la storia prosegue si ha come l'impressione di assistere ad un film in puro stile americano, con dei dialoghi un po' banali , personaggi stereotipati e azioni surreali. Potrebbe scoppiare la terza guerra mondiale da un momento all'altro e la salvezza del mondo intero è in mano (pensa un po') ad un archeologo protagonista del romanzo. Non manca nemmeno la più banale storia d'amore tra il protagonista e la bella di turno disposta ad aiutarlo a salvare il mondo. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per un frenetico e divertente film d'azione ma purtroppo non per le pagine di un romanzo.

Citazione: Gerusalemme, anno decimottavo
del regno di Nabucodonosor,
il nove del quarto mese.
Undecimo del re di Giuda, Sedecia.
Il profeta volse lo sguardo verso la valle gremita di fuochi e poi verso il cielo deserto e sospirò. Le trincee cingevano i fianchi di Sion, gli arieti e le macchine ossidionali minacciavano i suoi bastioni. Nelle case desolate i bambini piangevano chiedendo pane e non v'era chi lo spezzasse per loro; i vecchi si trascinavano per le strade sfiniti dal digiuno e venivano meno nelle piazze della città.
«È finita» disse rivolto al compagno che lo seguiva dappresso. «È finita, Baruc. Se il re non mi da ascolto non ci sarà salvezza per la sua casa né per la casa del Signore. Gli parlerò un'ultima volta ma non ho molte speranze.»

Consigliato: No


Voto: 5,5

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