martedì 8 febbraio 2011

Sapone all'olio d'oliva

Finalmente anche io posso scrivere con tanto orgoglio questo post!!!
Dopo essermi avvicinata al mondo dell'autoproduzione cosmetica, non ho resistito alla tentazione di creare il sapone, che fa sempre un po' alchimista, un po' strega dei boschi...

Ecco la ricetta classica, ovvero quella da cui partire per non sbagliare (io sono riuscita comunque a sbagliare qualcosina lo stesso -_-").

INGREDIENTI
1000 gr olio di oliva
300 gr acqua
128 gr soda caustica (è già scontata del 5%)

MATERIALE
bilancia (precisa al grammo)
termometro per alimenti
pentola in acciaio inox
recipiente adatto alle alte temperature
cucchiaio
frullatore a immersione (tipo minipimer)
mascherina antigas

occhialini/protezione per gli occhi
guanti di gomma

NB: tenete sempre a portata di mano una bottiglia di aceto perchè è un naturale neutralizzatore della soda caustica.


Il procedimento è piuttosto semplice. Bisogna però stare molto attenti e non sottovalutare le precauzioni perchè maneggiare la soda caustica può diventare pericoloso, se non vengono rispettate alcune semplici regole.


1. SODA CAUSTICA >>> ACQUA
Diluite la soda caustica nell'acqua e mischiate. NON fate mai il contrario! Questo per evitare che l'acqua schizzi da qualche parte, provocando non pochi danni.
A questo punto la soluzione caustica che si crea raggiunge una temperatura molto alta (intorno ai 90°C) e rilascia un gas dal quale ci proteggiamo con la mascherina.

2. OLIO
Versate l'olio nella pentola in acciaio inox e mettete a scaldare sul fornello a fuoco molto basso.

3. SOLUZIONE CAUSTICA >>> OLIO
Dovete tenere controllate le temperature dei due liquidi con il termometro. Quando entrambi hanno raggiunto i 45°C, versate la soluzione caustica nell'olio e MAI il contrario (per lo stesso motivo sopracitato).

4. NASTRO
Ora dovete mischiare i due liquidi alternando cucchiaio e frullatore, finchè non si raggiunge il nastro, ovvero lo stato in cui il mix di ingredienti non sono più completamente liquidi, ma raggiungono quasi una consistenza cremosa, tale per cui mischiando con il cucchiaio, rimane un po' il solco.

5. Travasate il tutto in uno stampo. Vanno bene quelli in policarbonato e in generale quelli resistenti alle alte temperature. Se avete degli stampi in legno e prevedete che il sapone non si staccherà mai più, rivestiteli con carta da forno.
Ricoprite infine lo stampo con carta da forno o con la pellicola e lasciate il sapone a riposare per 48 ore in un luogo caldo. Per mantenere ulteriore calore, coprite il tutto con delle coperte.

6. Passati questi due giorni, potete sformare il sapone ed eventualmente tagliarlo in fette come ho fatto io.

7. STAGIONATURA
Dovete lasciare a riposo il sapone per 6-8 settimane. Riponetelo possibilmente su una griglia e lasciatelo stagionare in un luogo fresco e asciutto.






Ho preso questa ricetta dal sito Il mio sapone, vero e proprio punto di riferimento per chiunque intenda dedicarsi a questa attività. Il sito è di Patrizia Garzena, coautrice insieme a Marina Tadiello di tre manuali per l'autoproduzione del sapone, l'ultimo dei quali è Il tuo sapone naturale.
Non potrei essere più esaustiva di questo sito, quindi non mi dilungo sull'argomento e mi limito a rimandare all'indirizzo del link.


SONDAGGIO
Proprio quella lontana domenica di dicembre in cui mi decisi a produrre il mio primo sapone, non avevo a disposizione la mascherina per gli occhi...
Con che cosa posso averla sostituita?!?
Chi azzecca vince una fetta di sapone!



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7 commenti:

  1. Brava Lucia!!!
    Allora benvenuta nel mio mondo!
    Solo che adesso ti verrà la mania , fare il sapone porta dipendenza ^_^
    e non dirmi che non ti avevo avvertito !!!
    Mi è piaciuto molto il post!

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  2. Ciao Mariuccia!!

    Per ora ho fatto solo questo, ma ho già comprato un litro di olio di mandorle... quindi quando posso ne farò altro! :P
    Maledetta mania di saponificare!!! Sono sulla buona strada della dipendenza da saponificazione dici?!?! Hihihihi Ancora però non ai tuoi livelli! :D

    Un bacione, grazie per essere passata di qua! :)

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  3. E' proprio vero che non si finisce mai di imparare...non l'avrei mai detto che nel sapone c'è la soda caustica!!!
    All'inizio ho pensato ad un errore!!

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  4. Bravissima Lucia! :) io con la soda caustica non mi cimento per ora.. :P

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  5. @ Gitano: :) Eh già.. la soda caustica serve per trasformare in sapone la parte, appunto, saponificabile di oli e burri. Ogni sapone ha un diverso tempo di stagionatura e richiede una diversa quantità di soda caustica proprio perchè ogni ingrediente ha dei parametri propri.

    @ Macaone: Grazie! :)
    All'inizio anche io ero terrorizzata, ma poi mi sono autoconvinta che in fin dei conti basta attenersi a un paio di "regole" e tutto non può che filare liscio. ;)
    Creare dal nulla il sapone è veramente qualcosa di "magico" e hai la libertà di accostare gli ingredienti più disparati. Credo che questo per ora sia il mio spignatto preferito!
    Spero che proverai anche tu: vedrai che una volta sciolto il timore iniziale verso quel mostro della soda caustica, tutto sembrerà molto più semplice! :)
    A presto e grazie ancora!

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  6. questoe' stato il mio primo sapone...ed anche l'ultimo! ho seguito la ricetta alla lettera, ma non so per quale motivo, il sapone e' irrancidito subito! eppure ho usato olio extravergine di oliva, quello del mio papa' (se lo sapesse...). e mi sono molto demoralizzata e non ci ho provato piu'! ma ho una voglia di riprovare...chissa', quasi quasi ci riprovo. vi faro' sapere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Agnese, mi dispiace per il tuo sapone, ma se ti può consolare i primi saponi non sono MAI venuti bene a nessuno!
      Con qualche accorgimento in più e con l'esperienza che si accumula vedrai che i prossimi miglioreranno notevolmente.

      Posso darti alcuni consigli nel frattempo. Innanzitutto leggi il libro di cui parlo del post, perchè spiega tutto quello che c'è da sapere sul sapone.
      Utile sarebbe anche confrontarsi con i vari saponai che trovi nel gruppo di Yahoo sul sapone che si trova qui: http://it.groups.yahoo.com/group/sapone/

      Per quanto riguarda invece la pratica, ti sconsiglio fortemente di usare l'olio extravergine di oliva, perchè è solitamente povero di grassi saturi, ovvero quei grassi che, reagendo con la soda caustica, diventano sapone. Il risultato di un sapone fatto di solo olio extravergine di oliva è quindi un sapone con una buona fetta residua di grassi non saponificati che rendono il sapone molle e appiccicoso. Il tuo sapone quindi, contentendo una buona parte di grassi non trasformati in sapone, è stato soggetto all'irrancidimento più di quanto non lo sarebbe stato se avessi usato un olio diverso.
      Puoi controllare il contenuto di grassi saturi sull'etichetta dell'olio che acquisti. Scegli l'olio con la percentuale di grassi saturi più alta che trovi (io sono riuscita a trovarne alcuni con il 14%).
      Un'altra soluzione (che però io ancora non ho sperimentato e che è descritta nel libro di cui sopra) è l'utilizzo dell'oleoresina di rosmarino, un antiossidante che va inserito quando si prepara il sapone e che resiste all'azione della soda caustica. Lo si può acquistare in svariati siti internet.

      Spero di esserti stata d'aiuto e che tu non ti abbatta di fronte alla prima difficoltà. E' proprio il caso di dire che sbagliando si impara, la prossima volta saprai che cosa aspettarti e come rimediare ai tuoi errori iniziali. Fammi sapere se ci ritenti e come viene.

      A presto :)

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